Le relazioni uomo-macchina sono destinate ad aumentare e a cambiare in modo profondo alcune delle nostre abitudini. Ogni anno sviluppiamo tecnologie sempre più all’avanguardia. Tra queste, l’intelligenza artificiale (IA) sembra sia quella che affascina di più. La sua capacità di elaborare, identificare e categorizzare le informazioni ci dà l’impressione che stia sviluppando una propria forma di intelligenza.
Siamo ancora lontani dal poter sviluppare un’IA di questo livello, ma è utile fare alcune distinzioni. Il filosofo portoghese Luis de Miranda e i suoi colleghi dell’Università di Edimburgo hanno creato l’Anthrobotic Cluster. Si tratta di una piattaforma di ricerca multidisciplinare. Il suo scopo è indagare sul rapporto tra umani, robot e sistemi intelligenti.
Ho già avuto modo di parlare del concetto di antrorobotica proposto da Luis de Miranda. Ora abbiamo l’opportunità di approfondire l’argomento grazie a un’intervista pubblicata su Futurism. Il filosofo spiega perché è importante esplorare le relazioni che instauriamo con le macchine,
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