Le tecnologie digitali dirompenti cambieranno i nostri corpi e le nostre menti, nel bene e nel male. Questo è il cuore dell’argomento affrontato dalla filosofa Susan Schneider in un’intervista di Scientific American. Di seguito trovi alcuni passaggi interessanti che offrono vari spunti di riflessione.
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IA per l’imparzialità della polizia: possibile?
L’intelligenza artificiale dimostra la sua utilità con il riconoscimento vocale, le traduzioni, il controllo di robot e dei veicoli autonomi. Ma ha anche dei difetti non trascurabili, come acquisire bias razziali e di genere attraverso i dati che le diamo in pasto. E quando le IA hanno questi pregiudizi, sistemi di riconoscimento facciale come quelli adottati dalla polizia USA possono fallire miseramente.
Come evitare di trasmettere i nostri bias alle macchine? Possiamo farlo in modo che la polizia possa svolgere il suo lavoro in modo imparziale? Possiamo rendere qualsiasi sistema di IA più equo?
LeggiProXemo, l’algoritmo che sa come ti senti da come cammini
Testa inclinata, mani in tasca, passo lento: forse hai mille pensieri. Testa alta, spalle strette, mani serrate e passo deciso: forse la rabbia ti pervade. Sguardo calmo che esplora ogni angolo, camminata saltellata, braccia che oscillano più del solito: forse sei felice.
Questi comportamenti, insieme alle espressioni facciali, ci aiutano a comprendere lo stato d’animo delle persone. E da qualche tempo aiutano anche le macchine.
LeggiYoshua Bengio è preoccupato del futuro dell’IA
Uno dei maggiori esperti di intelligenza artificiale (IA) è preoccupato per le conseguenze dello sviluppo di questa tecnologia. Yoshua Bengio è stato tra i primi a lavorare alla tecnica del deep learning che consiste nel fornire dati ad ampie reti neurali artificiali che simulano il funzionamento del cervello umano.
In una recente intervista per MIT Technology Review ha espresso alcuni timori circa l’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
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Hannah Fry: gli algoritmi controllano la nostra vita
La maggior parte di noi non sa cosa sia un algoritmo e come funzioni. Eppure le nostre vite ormai sono largamente influenzate da questi pezzetti di codice che indicano a un computer come eseguire un compito specifico.
L’esperta di matematica Hannah Fry sostiene che non dovremmo pensare che ci siano algoritmi buoni e algoritmi cattivi. Invece, dovremmo prestare molta più attenzione alle persone che li programmano.
Molti algoritmi prendono decisioni importanti al posto nostro. In un’intervista di Vox, Annah Fry ha spiegato perché questi cambiano le regole della vita umana.
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