Il settore sanitario è tra quelli che meglio stanno accogliendo le applicazioni di intelligenza artificiale (IA). Ci sono applicazioni per i medici, altre per i pazienti e altre ancora mettono in comunicazione sia medici sia pazienti.

Gran parte di queste applicazioni si concentrano sulla verifica dei sintomi dei pazienti. Come evidenziato da TechEmergence, ne esistono diverse che possono essere di grande aiuto. In che modo?

Scopriamo 5 chatbot che nel settore sanitario possono fare la differenza.

 

1. Your.MD

Fondata a Londra nel 2012, Your.MD usa l’IA e il machine learning per fornire informazioni sanitarie personalizzate e servizi adeguati. I suoi algoritmi sono addestrati sulla base di una “letteratura medica validata che copre più di 1000 condizioni mediche“. Ciò consente al chatbot di apprendere sintomi comuni e di fornire raccomandazioni pertinenti.

I pazienti inseriscono i loro sintomi tramite chat, visualizzano un elenco di condizioni correlate e, attraverso una serie di prompt, l’assistente virtuale ne identifica lo stato di salute potenziale. Il chatbot è accessibile tramite 6 piattaforme tra cui Facebook Messenger e Skype.

Secondo Matteo Berlucchi, CEO di Your.MD, quest’applicazione “rimuoverà il bisogno di vedere un dottore per tutti quei casi che prevedono disturbi minori o automedicazione“.

 

Sensely

La californiana Sensely, fondata nel 2013, fornisce un assistente medico virtuale dotato di IA per fare diagnosi basate sui sintomi descritti dal paziente tramite smartphone.

La piattaforma usa algoritmi addestrati tramite numerosi dati clinici, come protocolli medici e informazioni sulle malattie croniche. In questo modo può interpretare i sintomi del paziente e raccomandare una diagnosi appropriata.

I pazienti descrivono i loro sintomi all’assistente medico virtuale chiamato Molly, usando parole, testo, immagini e video. L’azienda mira a raggiungere un sentimento empatico e meno robotico sulla sua piattaforma e, oltre ai sintomi, considera anche l’umore del paziente.

Inoltre, Sensely può essere integrata con le cartelle cliniche elettroniche per fornire assistenza costante. Così i medici possono monitorare i pazienti anche al di fuori della clinica.

 

3. Buoy Health

Con sede a Boston e fondata nel 2014, Buoy Health sostiene che il suo chatbot per il controllo dei sintomi sfrutta l’IA per fornire diagnosi personalizzate e più accurate.

Il paziente fornisce i sintomi al chatbot che, tramite l’elaborazione del linguaggio naturale, li abbinerà a tutte le possibili condizioni e quindi chiederà chiarimenti per restringerli fino alla selezione migliore.

 

4. Infermedica

Torniamo in Europa. Fondata nel 2012 e con sede in Polonia, Infermedica adotta l’IA e il machine learning per il chatbot Symptomate.

Gli algoritmi sono stati addestrati sfruttando l’ampio database di Infermedica composto da letteratura medica e casi di pazienti. Possono quindi imparare a riconoscere i sintomi comuni attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale.

Symptomate interpreta i sintomi del paziente, raccomanda una diagnosi e fornisce informazioni sulla salute relative alle condizioni rilevate.

 

5. Florence

Fondata nel 2016 in Germania, Florence integra IA e machine learning nel suo assistente virtuale per comprendere meglio i sintomi del paziente.

Le caratteristiche principali dell’app sono un promemoria per i farmaci e un monitoraggio generale della salute.

 

C’è sempre da migliorare

I chatbot nel settore sanitario hanno il potenziale per espandere la continuità dell’assistenza ai pazienti. Consente di fornire loro accesso a informazioni mediche convalidate e di raccomandare diagnosi al primo segnale di malattia. L’IA e il machine learning possono accorciare i tempi delle visite e offrire un controllo costante.

Ma in caso di errore? Gli errori diagnostici in medicina sono comuni e possono anche avere ripercussioni sui costi. La tecnologia di supporto diagnostico basata su IA può essere molto utile per i medici. Tuttavia, sono necessarie altre ricerche per dimostrare il valore e l’impatto dell’uso di chatbot in campo sanitario.

Un’adozione più ampia dei chatbot per la salute dipenderà in parte dalla formazione del medico su questi strumenti. La valutazione medica umana continuerà comunque ad avere un ruolo importante anche in futuro.

Al momento sembra che le aziende sfruttino le chat di testo per elaborare le richieste dei pazienti. Esistono diverse applicazioni di IA per fare diagnosi, alcune addirittura specifiche per la depressione. Ma in futuro dovremmo aspettarci di vedere anche funzionalità che elaborano altre fonti di dati, come i video e le immagini.

Un altro fattore da considerare riguarda la protezione dei dati. Queste tecnologie, senza un’adeguata protezione, dureranno poco e risulteranno inutili. Pensare a sistemi di IA sicuri è certamente uno dei primi passi per sviluppare applicazioni utili sia per i medici sia per i pazienti.

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