Il 28 e il 29 novembre 2016 si è tenuto il Global Leaders’ Collective del New York Times. È stato il primo appuntamento di un evento dove CEO, innovatori e imprenditori di un certo rilievo hanno discusso delle nuove sfide economiche in chiave globale.

E tra queste figure di spicco c’era anche Ray Kurzweil che è intervenuto al panel intitolato “Virtuous Reality: The Transformational Trends in Technology“. Il futurista ha parlato di intelligenza artificiale (IA) e di altre tecnologie dirompenti che avranno un grande impatto economico sulle imprese e sui consumatori.

 

Immortalità entro il 2045

Kurzweil ha risposto a diverse domande poste dal giornalista Andrew Ross Sorkin. La prima è stata sull’immortalità raggiungibile entro il 2045. Kurzweil ha subito messo le cose in chiaro: non si tratta di vivere per sempre, ma di modi che agevoleranno l’estensione della vita.

La sua idea chiave è che la tecnologia dell’informazione progredisce in modo esponenziale. Oggi anche la sanità e la medicina sono presenti in queste tecnologie dell’informazione. Ciò significa che la nostra abilità di comprendere, modellare, simulare e riprogrammare il codice della vita crescerà esponenzialmente. Kurzweil descrive 3 step fondamentali per raggiungere questo obiettivo adottando la metafora dei ponti: alimentazione sana, biotecnologia e nanotecnologia.

 

La Singolarità tecnologica

Il giornalista ha poi portato Kurzweil sul tema della Singolarità tecnologica, cioè il momento in cui le macchine diventeranno più intelligenti dell’essere umano. Tutto parte da quello che ormai stiamo facendo già da diversi anni: estendere la nostra capacità mentale attraverso l’intelligenza artificiale.

Secondo Kurzweil, entro il 2030 saremo in grado di connettere la nostra neocorteccia al cloud attraverso i nanobot. Il nostro pensiero sarà quindi un ibrido tra la forma biologica e quella non biologica. Diventeremo sempre più intelligenti e nel 2045 avverrà una trasformazione così profonda, una trasformazione singolare appunto, che cambierà l’umanità.

Ma quando le macchine diventeranno più intelligenti di noi, cosa succederà? Qui l’immaginario ci conduce nelle narrazioni fantascientifiche più distopiche: le macchine ci controlleranno o distruggeranno. Kurzweil ha chiarito il suo punto di vista anche su questa storia.

Il mio punto di vista non è noi contro di loro. Abbiamo visto questo scenario in molti film distopici di IA future: le IA contro gli umani per il controllo dell’umanità. […] Nel mondo non abbiamo una o due IA, ne abbiamo diversi miliardi. Queste sono IA connesse al cloud, create per estendere la nostra portata.

Ciò non significa che non ci sarà alcun tipo di conflitto in futuro.

Nel mondo abbiamo conflitti tra differenti gruppi di umani potenziati dalle nostre macchine e dall’intelligenza artificiale. Quindi questo continuerà, ma in sostanza estenderemo la nostra portata creativa. E lo stiamo già facendo.

 

Il futuro dell’economia con l’IA

Queste premesse erano importanti per comprendere il cuore della discussione. Quando si parla del futuro dell’IA, c’è sempre chi crede che ci saranno enormi benefici per le società e chi pensa che i posti di lavoro diminuiranno. Dove sta la verità? Kurzweil ha cercato di chiarire la questione:

Le statistiche sulla crescita economica ignorano completamente il valore crescente di un dollaro. Ho speso alcune centinaia di dollari per questo dispositivo [cellulare] sulla mia cintura e vale poche centinaia di dollari di attività economica. Questo nonostante equivalga alla computazione e comunicazione di un miliardo di dollari del 1980 e di un trilione di dollari del 1965.

Sulla questione della perdita di posti di lavoro, Kurzweil ha risposto con il suo ormai classico esempio. Cento anni fa era impossibile immaginare professioni come il web designer, l’ingegnere informatico e così via. Quindi in futuro inventeremo altri tipi di lavoro. Molti gli chiedono quali saranno questi nuovi lavori e lui risponde che non lo sa perché ancora non li abbiamo inventati.

E per quanto riguarda le disparità economiche tra le classi sociali? Kurzweil sostiene che le società diventeranno sempre più ricche grazie alla crescita esponenziale. Stamperemo in 3D i vestiti, produrremo cibo in modo economico attraverso l’agricoltura verticale e gestendo il tutto con l’IA.

La riduzione della povertà prosegue bene in tutto il mondo, solo che spesso percepiamo il mondo in modo diverso. Spesso lo percepiamo in modo negativo perché siamo esposti di continuo a informazioni sulle guerre e diverse singole tragedie. Ma è meno peggio di quanto immaginiamo.

 

La risposta a Elon Musk e Stephen Hawking

Il giornalista Sorkin chiede poi a Kurzweil cosa ne pensa del pensiero di Elon Musk e Stephen Hawking, i quali considerano l’IA come la più grande minaccia esistenziale. Kurzweil sostiene che le persone passano attraverso 3 fasi quando devono esaminare il potenziale di una nuova tecnologia.

  1. Ispirazione: pensare agli effetti positivi come la riduzione della povertà e delle malattie, l’estensione della vita, eccetera.
  2. Paura: pensare ai pericoli che possono derivare da alcune tecnologie.
  3. Equilibrio: giungere alla conclusione che le tecnologie comportano allo stesso tempo rischi e vantaggi.

Kurzweil lo conferma: ci potranno essere dei rischi legati all’IA in futuro, ma attualmente non ce ne sono. Oggi ci sono più pericoli in un settore come quello biotecnologico. Ovvero, la stessa tecnologia che usiamo per combattere il cancro potrebbe essere usata per creare un virus mortale. Ma fino ad ora non è mai successo nulla del genere e con il progresso tecnologico i rischi verranno ulteriormente ridotti.

Ray Kurzweil è un inventore, ingegnere, futurista con un profondo ottimismo. Ma gran parte delle sue previsioni si sono avverate. Probabile che si avverino anche queste sulla crescita esponenziale che procurerà benefici alle economie.

La sua visione sul futuro del lavoro è incentrata su attività che le persone svolgeranno con vero piacere: avremo più tempo libero e più soddisfazioni personali.

Una cosa è certa: IA, nanotecnologie, stampa 3D e robotica saranno il motore di una graduale ma significativa trasformazione delle società e dell’economia.

Fonte: The New York Time Conference
Foto: Global Leaders’ Collective

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