Tra i settori che i robot e i droni stanno rivoluzionando c’è anche l’agricoltura. Su EE Times è stato redatto un elenco dei migliori robot e droni per l’agricoltura del 2016. È interessante perché dimostra come la robotica possa essere utile anche in questo settore e come possa contribuire a sviluppare nuovi metodi specifici per soddisfare particolari esigenze. È un elenco molto ricco, ma ho preferito fare una selezione. Quindi troverai alcune delle tecnologie più promettenti per il futuro dell’agricoltura.
I robot e i droni dal pollice verde
L’autore del “The Robot Report“, Frank Tobe, ha affermato: “Agricoltori, allevatori e coltivatori di tutto il mondo stanno passando a metodi di produzione agricola di precisione. Stanno suddividendo la loro superficie in tante uniche trame secondarie – e in alcun casi proprio sotto la pianta, l’albero o l’animale individuale – consentendo in tal modo un aumento della produttività, della tracciabilità e costi complessivi più bassi. I veicoli aerei senza pilota sono parte integrante del processo e vengono utilizzati per mappare, osservare, percepire e nebulizzare.”.
Ma quali sono queste macchine che stanno cambiando il modo di fare agricoltura? In che modo cambieranno le tecniche di coltivazione? Qui sotto ci sono alcuni tra i migliori robot e droni per l’agricoltura del 2016 che svolgono un ottimo lavoro sui campi. Alcuni di questi sono stati sviluppati qualche anno fa, ma solo di recente stanno ricevendo maggiori attenzioni.
ADIGO: questo robot autonomo ottimizza i processi di sperimentazione sul campo dove l’obiettivo è determinare il livello di N2O (ossido di diazoto) emesso dai fertilizzanti come gas serra per evitare che il terreno ne assorbi troppo. ADIGO può anche misurare la concentrazione di piante infestanti e diminuire l’emissione di erbicida dove ci sono solo piccole erbacce. Insomma, il suo obiettivo primario è dimezzare l’uso di pesticidi.
AgEagle: un drone dotato di numerosi sensori. È in grado di volare sopra i campi coltivati rilevando quali zone devono essere innaffiate. Il suo software traccia un percorso ben preciso che gli permette di mappare bene ogni metro quadrato dei campi.
AgroBot: è un robot raccoglitore di fragole. Cosa lo rende speciale? AgroBot raccoglie solo fragole mature e permette di confezionarle in pacchi da 16 dopo averle trasportate su un nastro. Chissà se in futuro questa macchina sarà in grado di fare lo stesso con altri tipi di frutta e ortaggi. Sarebbe fantastico.
CLOE: il nome deriva da Container Loader Expert. È un dei tanti robot della ALCI Visionics & Robotics. L’omogeneità, la densità, l’umidità, la consistenza e il peso del suolo sono caratteristiche molto importanti per la crescita delle radici delle piante. E uno dei compiti più difficili per un operatore è proprio quello di riempire i contenitori per le piante con le giuste misure di questi elementi. CLOE carica automaticamente i contenitori con efficienza e precisione.
Autodrive ed eDrive: sono tecnologie dell’ATC (Autonomous Tractor Corporation). Rendono un trattore agricolo autonomo. Autodrive è un sistema di navigazione autonoma per trattori che offre precisione e sicurezza. Si basa su una piattaforma proprietaria e un software di intelligenza artificiale che permette di “addestrare” un trattore senza programmazione. eDrive invece, utilizzando le ruote elettriche proprietarie, sostituisce la trasmissione del trattore, il differenziale e l’assale con 4 semplici motori. In futuro è probabile che vedremo tante altre tecnologie del genere. Veicoli sempre più autonomi anche nel settore dell’agricoltura.
Blue River: è una tecnologia per i droni che consente la fenotipizzazione dei campi. La piattaforma di misurazione permette di classificare le caratteristiche di ogni appezzamento di terreno. Conta le piante e lo spazio tra di esse, calcola i loro parametri fisiologici e costruisce le coperture in base alla loro altezza. I dati vengono classificati anche con delle immagini dei campi scattate dal drone. Il colore rosso rappresenta le varietà di piante più alte (come è possibile osservare qui sotto).
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Fonte: Blue River |
Anatis: è un robot agricolo autonomo che assiste il contadino nel mantenimento delle colture. Inoltre fornisce supporto decisionale per il loro monitoraggio e per l’acquisizione e l’elaborazione degli indicatori chiave.
GrassBot: la società Konpleks Grassbot combina il basso peso dei robot, il software avanzato di navigazione, la pianificazione del percorso e i sistemi di posizionamento per permettere all’agricoltore di supervisionare e gestire diverse macchine.
Demtec: società che fornisce robot industriali per la complessi compiti di pallettizzazione. Uno di questi è di grande aiuto per l’imballaggio di piante e fiori in vassoi, piatti e vasetti. Ed è nche in grado di accatastarli in diverse combinazioni. Può preparare ordini misti su pallet e svuotarli. Il seguente video ti aiuterà a farti un’idea dei robot della Demtec.
ecoRobotix: questa società sta sviluppando un robot rivoluzionario per il diserbo ecologico ed economico delle colture. Tale robot è del tutto autonomo. Può funzionare per parecchi giorni senza necessità di manutenzione grazie ai pannelli solari. Ha un rendimento del 95% per il controllo delle piante infestanti dovuto al suo avanzato sistema di visione artificiale che riconosce le erbacce. Dopo le rimuove con un braccio meccanico in modo abbastanza rapido.
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Fonte: ecoRobotix |
Automatic Transport Lines della Logiqs: si tratta di una grande struttura modulare automatica che trasporta tavole e vassoi all’interno delle serre. Così per gestisce al meglio gli spazi, aumenta la produzione, riduce i costi e favorisce la cura delle piante e dei fiori.
Lynex: i suoi robot automatizzati sono molto efficaci anche sui terreni estremamente ripidi e nelle paludi. Ogni modello è stato progettato per raggiungere precisi obiettivi e adattato per affrontare diversi tipi di terreni.
BinBot: un piccolo robot che svolge il suo lavoro in ambienti inadatti per gli esseri umani. Infatti, BinBot opera in ambienti particolarmente polverosi dove c’è la necessità di spingere, tirare, sollevare, spazzare e abbattere mura di grano.
Plantscreen: è un sistema che permette all’agricoltore di monitorare numerosi aspetti della crescita e dello sviluppo delle piante. Agisce in base alle loro risposte agli stress biotici e abiotici nell’ambiente naturale. I sistemi di campo possono essere progettati e configurati per soddisfare specifiche esigenze rispetto alla dimensione e morfologia delle piante. Inoltre, le condizioni ambientali naturali a cui le piante sono esposte al momento della scansione possono essere misurate e registrate nel software. Ogni componente del sistema è stato progettato per resistere alle condizioni climatiche più severe e per funzionare senza il costante intervento dell’agricoltore.
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Fonte: qubitphenomics |
Wall-Ye: un robot molto utile per la mappatura e la potatura delle piante È specializzato nella raccolta dei grappoli d’uva.
Infine aggiungo all’elenco anche BoniRob, il robot che elimina le erbacce e che potrebbe farci evitare l’uso degli erbicidi. È ormai evidente che robot e droni per l’agricoltura miglioreranno ogni anno che passa. E quando i costi diventeranno più accessibili, verranno adottati in larga misura. Questo è poco ma sicuro.
Questi sono solo alcuni robot e droni per l’agricoltura che vedremo adottare sempre di più in futuro. Con questa tendenza possiamo immaginare benissimo il futuro dell’agricoltura tra robot e big data: tecnologie che permetteranno di incrementare la produzione, ridurre i costi e gestire al meglio le coltivazioni.
Frank Tobe lo ha confermato: “Gli strumenti agricoli controllati digitalmente sono già in uso nei paesi sviluppati e gran parte degli agricoltori e degli allevatori occidentali adottano già alta tecnologia in qualche misura. Gli agricoltori utilizzano sistemi software e mappe e informazioni di indagine aeree o satellitari per guidare le loro operazioni sul campo e stanno passando dal satellite e dalle foto scattate da piccoli aerei a quelle fornite dai droni con sensori sofisticati. Gli agricoltori stanno anche usando dei kit opzionali di auto-guida in gran parte dei trattori che seguono guide RTK/GPS e digitali.”.
Tuttavia, la robotica per l’agricoltura presenta ancora tante altre sfide. Secondo Tobe, “la percezione, la sicurezza e la flessibilità sono di primaria importanza e quasi economicamente e meccanicamente fattibili. Di conseguenza, la raccolta di massa di frutta e vegetali da parte dei robot non accadrà nei prossimi anni“. Tali sfide riguardano l’economia, la politica e le condizioni ambientali dei vari paesi. Ma il costante progresso rende gli scienziati abbastanza ottimisti per il futuro di robot e droni per l’agricoltura.
Per ora questi robot non sono in grado di sostituirci. Offrono un grande aiuto nelle operazioni che per noi sono molto faticose e in più riescono ad acquisire molti dati che normalmente non saremmo in grado di raccogliere. Poi li elaborano, fornendoci ottime informazioni sul ciclo di vita delle piante e sulle condizioni ambientali. Si tratta piuttosto di una collaborazione umano-robot da cui possiamo ricavare numerosi vantaggi.
Conosci altri robot e droni per l’agricoltura? Fammelo sapere nei commenti, sono curioso di conoscere altri tipi di macchine agricole.
Ottime tecnologie
Sì, tra l’altro sono migliorate e tenderanno a migliorare sempre più grazie soprattutto ai progressi nel settore dell’intelligenza artificiale.