Diversi esperti hanno provato a fare delle previsioni sul futuro della tecnologia e quindi anche della nostra società. Ma Ray Kurzweil sembra avere sempre qualche idea con un pizzico di fascino in più rispetto ai suoi colleghi. Dopo averci descritto le sue previsioni per i prossimi 25 anni, Kurzweil ci delizia con altre ipotesi. Noi umani non possiamo leggere 100 milioni di pagine web in pochi secondi: è impossibile, facciamo fatica anche solo a immaginare un compito del genere. Bene, Kurzweil è convinto che questa operazione, in futuro, verrà svolta da robot che ci faranno da assistenti personali. Qui sotto c’è il video in cui spiega meglio il concetto insieme alla relativa trascrizione.

 

Robot assistenti personali in arrivo?


“Ecco dove siamo diretti. I nostri motori di ricerca ci conosceranno davvero molto bene. Noi lasceremo loro ascoltare le conversazioni; verbali, scritte. Guarderanno tutto quello che stiamo leggendo, scrivendo, dicendo e ascoltando, e allora sarà come un assistente.

Dirà, ‘Sai, ieri tu parlavi di come è possibile ottenere il supplemento di fosfatidilcolina in quella conversazione con Joe. C’è una ricerca che è venuta fuori 13 minuti fa, che parla di questo.’

Sarà un assistente che ti aiuta durante il giorno, risponderà alle tue domande prima di chiederle o anche prima che ti rendi conto di avere una domanda. E ti basta abituarti a queste informazioni che spuntano fuori, volute da te, e sarai frustrato quando penserai a qualcosa che non è saltata fuori subito senza nemmeno dover chiedere.

Non sto in realtà prevedendo che fino al 2029 raggiungeremo l’intelligenza umana, ma possiamo comunque fare cose che gli esseri umani non possono fare. Voglio dire, Watson, se legge una pagina, come ho detto, non sarebbe forte come te o me, ma era in grado di leggere centinaia di milioni di pagine e la sua capacità di leggere ogni pagina è destinata ad aumentare.

Ecco, qui è dove siamo diretti. Ma poi un commento su questo è che non è un’invasione aliena di queste macchine intelligenti che ci rimpiazzano. Le useremo per farci più intelligenti, che è quello che facciamo oggi.”


Kurzweil ha dunque parlato delle capacità del linguaggio naturale delle macchine (come il computer Watson della IBM) di andare oltre le nostre capacità cognitive. Il risultato sarà un assistente computerizzato che ci aiuterà durante tutta la giornata, se lo vorremo. Avremo dei robot assistenti personali che riusciranno a comprendere i nostri bisogni e che ci renderanno la vita più facile in ogni contesto.

Si tratta di una prospettiva ottimistica che agli occhi dei meno esperti potrebbe risultare impossibile, un sogno. Eppure Kurzweil sembra esserne davvero convinto. È lui l’esperto. Considerando che in passato ha dimostrato diverse volte di aver avuto le giuste intuizioni, è facile credergli. Aspettiamoci i progressi che ha finora fiutato.

Foto: Flickr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.