Robot

Alcuni ricercatori francesi e americani hanno sviluppato dei robot che apprendono come cavarsela quando un loro pezzo viene danneggiato. Il processo di apprendimento richiede meno di un minuto e consente ai robot di continuare ad eseguire i compiti per cui sono stati progettati.

 

Adattamento

Di solito, quando qualche pezzo di un robot si rompe o smette di funzionare è la fine. Non c’è modo di risolvere il problema a meno che non lo si spenga e lo si ripari. Ma forse è stata trovata una soluzione per rimediare, almeno in parte, a questo problema. Infatti, alcuni ricercatori hanno sviluppato un algoritmo che consente ai robot di adattarsi molto rapidamente quando subiscono danni.

Gran parte dei sistemi di auto-apprendimento per i robot sono molto lenti nel ricercare alternative di adattamento che consentano loro di continuare a funzionare in modo decente. Questo perché devono analizzare miliardi di soluzioni. Ma con il nuovo algoritmo è possibile filtrare le strategie inefficaci accelerando notevolmente il processo di adattamento.

I ricercatori hanno dimostrato questa possibilità con un robot dalle sembianze di un ragno. Il robot è stato sottoposto a un’ardua sfida: camminare nonostante una sua zampa abbia smesso di funzionare. In meno di un minuto, il ragno robotico ha analizzato le possibili soluzioni e ne ha applicata una che gli ha permesso di continuare a muoversi. Con i tradizionali sistemi di autoapprendimento ci sarebbero voluti diversi giorni. Sulla rivista nature ci sono un paio di video del robot in azione.

 

Applicazioni

A cosa possono portare questi sviluppi? Uno degli autori dello studio all’University Pierre et Marie CurieJean-Baptiste Mouret, ha detto: “I robot sono utilizzati nelle fabbriche perché sono in un ambiente controllato e a loro non può accadere nulla di inatteso. Vogliamo mettere questi robot al di fuori delle fabbriche per aiutare nel mondo esterno, dove tutto può succedere.“.

Secondo il dottor Jeff Clune dell’Università del Wyoming “dovremmo mandare i robot a Fukushima invece di chiedere a volontari umani di prendere dosi letali di radiazione. I robot dovrebbero spegnere incendi boschivi così da non rischiare vite umane e dovrebbero essere usati per aiutarci nelle nostre case“. Il dottor Clune pensa ovviamente anche ai robot domestici che potrebbero dare una mano per le pulizie, la cucina o con gli altri elettrodomestici della casa. In quest’ambito sono stati già sviluppati diversi robot, come PR2 e Luna. In futuro potremo avere robot come questi in casa, forse anche di migliori.

Ma il dottor Clune evidenzia anche un altro aspetto suggeritogli dalla sua vita privata. È infatti diventato padre da poco e suo figlio lo tiene sveglio diverse ore durante la notte.  Ha ammesso di aver pensato a un sistema per creare un robot che possa tranquillizzare il bambino al posto suo. “La necessità è la madre dell’invenzione, quindi forse sarà la mia prossima invenzione.“. Scherzava mentre lo diceva, ma siamo sicuri che non ci fosse nemmeno un pizzico di serietà?

 

Robot di famiglia

Forse un padre e una madre non potranno mai essere sostituiti da un robot, ma qui il discorso è leggermente diverso. Parliamo di robot che potranno sbrigare alcune faccende al posto nostro in modo da avere più tempo libero per noi stessi. Se i robot saranno capaci di prendersi cura dei bambini, non significa che i genitori trascureranno i loro figli. Anzi, avranno qualche attenzione in più proprio grazie ai robot assistenti.

Non esisteranno genitori robot, ma robot di famiglia. Se lo ritenessimo opportuno, faremmo spazio a un altro componente nel nostro nucleo familiare. Il suo compito sarà solo quello di dare una mano in casa non solo a livello di faccende domestiche, ma anche a livello di socializzazione ed educazione. Hai presente Pepper? Ecco, una cosa del genere, ma molto più sofisticata grazie ai futuri progressi dell’intelligenza artificiale.

Forse i più tradizionalisti sono quelli che si preoccupano di più pensando a uno scenario come questo. Ma credo che non sia una cosa poi così terribile. Abbiamo tutto il tempo per fare le cose in modo corretto. L’adattamento è e sarà l’elemento fondamentale per sviluppare robot utili e in grado di comprendere l’ambiente in cui operano. In questo modo la crescita sana di un bambino non potrà essere messa a rischio.

Fonte: bbc
Foto copertina: Flickr

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