Il robot OpenTrons
Il robot OpenTrons

E se il materiale per le innovazioni del futuro fosse il DNA e non il silicio? C’è già chi ci sta lavorando e uno degli strumenti usati per fare progressi in questa direzione è OpenTrons. Si tratta di un robot in grado di manipolare materiale biologico liquido. Con OpenTrons le operazioni nel campo dell’ingegneria genetica sono più veloci e precise. Ed è un progetto open-source: ciò significa che le informazioni sono accessibili a chiunque fosse interessato e voglia contribuire al miglioramento della tecnologia.

I vantaggi di OpenTrons
Oggi i biologi trascorrono molto tempo a muovere, spostare, mischiare e dividere manualmente piccolissime quantità di materiale liquido. Questo può portare a errori e a rallentamenti nella ricerca. Detta in maniera molto semplice, tecnologie come OpenTrons permetteranno gli scienziati di concentrarsi sul proseguimento del progetto mentre il robot fa gran parte del lavoro pratico. Il cervello umano non può competere con l’intelligenza di un robot in lavori come questi che spesso sono considerati dagli stessi scienziati come troppo ripetitivi e noiosi. La struttura del robot è molto simile a quella di una stampante 3D e alcune sue componenti sono state prodotte con quella tecnologia, ma le operazioni sono ovviamente differenti.


Collaborare per migliorare
Il bello di un progetto open-source è che tutti possono copiare e/o modificare la tecnologia al fine di migliorarla.  Il cofondatore di OpenTrons, Will Canine, crede molto nella collaborazione tra scienziati e programmatori: “Una volta che questa piattaforma partirà, le persone saranno in grado di collaborare a progetti biotech allo stesso modo in cui oggi collaborano con il codice“. La facile accessibilità al progetto è dovuta anche al linguaggio di programmazione adottato. Invece di usare un codice proprietario, OpenTrons è basato su Javascript con sistema drag-and-drop per la progettazione e l’esecuzione degli esperimenti. Lo scienziato biohacker Ryan Bethencourt, che ha sostenuto il progetto OpenTrons con il suo acceleratore hardware HAXLR8TR, ha dichiarato: “La bellezza di OpenTrons è che è costruito per i ricercatori che non vogliono programmare, abituati alle interfacce utente moderne e semplici.“. 

Prospettive future
Canine è molto speranzoso per il futuro dell’ingegneria genetica e della biotecnologia, tant’è vero che attualmente sta lavorando insieme a Modern Meadow, una startup che sta studiando il giusto metodo per “stampare” la carne senza dover uccidere gli animali. Inoltre, Canine vede un enorme possibilità di innovazione anche nel campo della biologia sintetica, ovvero quella branca della biotecnologia che si occupa principalmente della progettazione e produzione di sistemi biologici non presenti in natura e della riproduzione di sistemi biologici già esistenti. 

Il progetto OpenTrons era anche sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Il prossimo passo, dunque, sarà quello di rendere più abbordabile il robot: perfezionarlo dal punto di vista sia software sia hardware significherebbe contribuire a un abbassamento dei prezzi. Per ora il modello base di OpenTrons si aggira intorno ai 2000 dollari: un prezzo non irrilevante, ma comunque destinato a diminuire. Riuscirà RoboTrons a irrompere nel mercato e a fare la differenza?

Fonti:
opentrons.com
wired.com

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