Tre bio-ingegneri della startup Muufri stanno lavorando sulla produzione di latte artificiale privo di lattosio e colesterolo, senza coinvolgere direttamente le mucche. Sembra un obiettivo irraggiungibile, ma Ryan Pandya, Perumal Gandhi e Isha Datar fanno sul serio e hanno intenzione di ottenere un risultato rivoluzionario.
Scopo della startup non è solo quello di produrre una bevanda che sia consumabile anche da chi è intollerante al lattosio ( circa il 75% della popolazione mondiale ), ma anche quello di ridurre la dipendenza dell’uomo dagli animali e quindi impedire un eccessivo sfruttamento di questi ultimi. Di conseguenza, ne beneficerebbe anche l’ambiente naturale, un tema che, insieme a quello delle grandi operazioni agricole industriali del Nord America, è centrale per i tre bio-ingegneri:
“È sconvolgente per noi perché si traduce in una ridotta qualità del latte e provoca così tanti problemi in termini di danni ambientali, gas serra e inquinamento delle acque“.
“Questi sono grandi problemi che iniziano ad accadere quando si ammassano gli animali insieme“. “Ci siamo chiesti, qual è il prodotto? Non è la mucca, è il latte che la mucca produce“.
Così, i tre scienziati sono partiti per studiare la composizione del latte e hanno scoperto che è molto semplice. I componenti principali del latte che forniscono il suo sapore e le sue funzioni sono sei proteine e otto grassi. Inoltre, i tre scienziati stanno progettando un kit fai-da-te che includerà le proteine e altri ingredienti necessari per la produzione del latte artificiale.
Qui si aprono degli interrogativi: come la prenderà l’industria del latte tradizionale? Questo latte artificiale davvero non sarà pericoloso per la nostra salute? Sono domande importanti, ma che si inseriscono in una discussione molto più ampia e complicata che vede, da una parte, chi sostiene che il latte genuino è solo quello materno, dall’altra chi sostiene che almeno un bicchiere di latte al giorno possa aiutare chi ha problemi di artrite. Aprire un dibattito su questo punto non è mia intenzione. Piuttosto, vorrei porre l’attenzione su eventuali pro e contro per la salute, l’ambiente e gli animali nel caso in cui un giorno avremo la possibilità di mettere confezioni di latte artificiale nel carrello della spesa.
Fonte: dailymail.co.uk